Visti E e Visti L
Le migliori opzioni per gli Investitori Stranieri
La richiesta di un visto non immigrante per vivere e lavorare legalmente negli Stati Uniti è uno dei primi passi da intraprendere per chi desideri aprire un’attività in questo paese. I visti americani sono molteplici e vengono differenziati dai Servizi Americani di Immigrazione (USCIS) con le lettere dell’alfabeto latino (es. A per visti diplomatici, B per visti business e turismo, C per visti di transito e cosi via).
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I visti E-1/E-2 e L-1A/L-1B sono senz’altro i più indicati per imprenditori italiani in procinto di sviluppare un’attività negli Stati Uniti.
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Visti E-1 e E-2
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Le categorie di visti E1 ed E2 sono state create dai vari Trattati di Amicizia, Commercio e Navigazione (Treaties of Friendship, Commerce and Navigation, o FCNs) stipulati tra gli Stati Uniti e diversi paesi stranieri, tra i quali l’Italia. Tali Trattati permettono alle compagnie statunitensi possedute o controllate da aziende o cittadini italiani, di richiedere un visto E per connazionali che vengano a ricoprire negli Stati Uniti una posizione esecutiva, manageriale o “specializzata”.
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Il visto E-1 è riservato ad attività import/export, ovvero ad attività che abbiano uno scambio di prodotti o servizi tra gli Stati Uniti e l’Italia.
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Il richiedente di un visto di tipo E-1 (Trattato di commercio), deve soddisfare i seguenti requisiti:
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Almeno il 50% della compagnia americana deve essere posseduta da cittadini stranieri, nel caso specifico italiani, che non siano residenti o cittadini americani.
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Il richiedente deve possedere la stessa nazionalità dei proprietari della società americana.
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L'attività commerciale si deve svolgere prevalentemente tra gli Stati Uniti e il paese stipulante. A tal fine, più del 50% del commercio internazionale deve avvenire tra gli Stati Uniti e il paese straniero;
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L’attività di import/export deve essere un’attività costante e protratta nel tempo. Il richiedente dovrà dimostrare uno scambio di prodotti o servizi tra gli Stati Uniti e il paese straniero continuo e costante piuttosto che singole transazioni internazionali non protratte nel tempo.
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Il richiedente deve venire negli Stati Uniti per assumere un impiego come manager, con capacità esecutive o come individuo con conoscenze “specializzate”.
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Il visto E-2 è riservato invece a imprenditori stranieri interessati ad aprire un’attività negli Stati Uniti ed effettuare un investimento iniziale “sostanziale”.
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Per ottenere un visto di tipo E2, (Trattato per investitori), si devono dimostrare i seguenti requisiti:
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L'investitore, persona fisica o giuridica, deve essere, nel nostro caso, italiano;
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L'investimento deve essere sostanziale, ovvero sufficiente ad assicurare il successo dell'impresa. L’interpretazione di tale requisito è abbastanza flessibile e dipende molto dalla natura dell’investimento. Un investimento iniziale di USD 100,000 può essere ritenuto sufficiente, se proporzionato al tipo di attività svolta.
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Che l’investimento sia eseguito da un'impresa attiva e operante. Investimenti nel campo immobiliare possono essere qualificati come idonei solo se strutturati in modo appropriato.
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L'investimento non deve essere “marginale”. L’investimento deve generare un’entrata significativamente superiore a quella necessaria a sostenere economicamente l'investitore e la propria famiglia. In altre parole, l’investimento deve avere un impatto economico significativo per la comunità, possibilmente creando posti di lavoro in un prossimo futuro.
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L'investitore deve avere il controllo sui fondi e l'investimento deve essere a rischio. Prestiti che abbiano come garanzia collaterale l’attività su cui si basa la richiesta di visto non sono ritenuti soddisfacenti.
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L'investitore deve venire negli Stati Uniti per sviluppare e dirigere l'impresa. A tal fine, l’investitore deve avere un potere di controllo e gestione all’interno dell’impresa.
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In richiedente potrà anche non essere l’investitore, purché assuma una posizione esecutiva, di supervisione, o che richieda capacità altamente specializzate.
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I visti di tipo E sono rilasciati per un periodo di 5 anni e sono rinnovabili fintanto che l’attività rimane operativa
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Visti L-1A e L-1B
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La categoria di visto L-1A è destinata a facilitare il trasferimento di dipendenti con ruoli esecutivi, manageriali (L-1A) o “specializzati” (L-1B) da compagnie straniere a compagnie sussidiarie già presenti o recentemente aperte negli Stati Uniti.
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Il richiedente del visto deve aver lavorato a tempo pieno in uno di questi ruoli (manager, esecutivo o con conoscenze specializzate) per la compagnia straniera per almeno 12 mesi cumulativi negli ultimi 36. Il tempo trascorso negli Stati Uniti non interromperà il requisito di un anno, ma il periodo trascorso nel paese americano non sarà conteggiato per la soddisfazione di tale requisito.
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Il richiedente del visto dovrà entrare negli Stati Uniti per assumere uno dei ruoli sopra menzionati, ovvero per ricoprire un ruolo esecutivo, manageriale o “specializzato”. Il personale cosiddetto “specializzato” (L-1B) potrà essere trasferito solamente qualora l’attività negli Stati Uniti sia già esistente e operativa. Il personale con ruolo esecutivo o manageriale (L-1A) potrà invece essere trasferito anche al fine di aprire una nuova attività.
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È possibile che il proprietario di maggioranza della società italiana ovvero l’amministratore della stessa sia anche il richiedente del visto. In tal caso, sarà necessario dimostrare che il proprietario o amministratore abbia ricoperto un ruolo da manager o dirigente nella società italiana per almeno 12 mesi negli ultimi 36. Ciò può essere dimostrato o mediante buste paga, come per i dipendenti, oppure tramite documentazione comprovante poteri e incarichi manageriali. Un mero proprietario di una società che non sia attivamente coinvolto nella gestione quotidiana e che quindi non ricopra un ruolo esecutivo o manageriale all’interno della struttura organizzativa, non è tecnicamente ammissibile per un visto L-1. L’esecutivo/manager attivamente coinvolto nella gestione quotidiana dovrebbe invece poter beneficiare di un visto L-1 anche qualora non ricevesse uno stipendio.
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È possibile ottenere un visto L-1A per aprire un nuovo ufficio negli Stati Uniti con un investimento iniziale abbastanza ridotto. Domande di L-1A per "Nuovi Uffici" richiedono una conferma delle operazioni estere, registrazione o incorporazione negli Stati Uniti della nuova entità, un contratto di locazione per il locale dove l’attività verrà operata negli Stati Uniti ed un impegno da parte della società italiana di finanziare le operazioni negli Stati Uniti. Una richiesta di visto per un "Nuovo Ufficio” può essere approvata per un periodo iniziale di un anno, mentre un trasferimento di un dipendente presso un’attività già esistente può essere approvato per un periodo iniziale fino a due anni. La chiave per un'estensione dopo un anno o l'approvazione iniziale di due anni sta nel dimostrare che la persona trasferita negli Stati Uniti stia ricoprendo un ruolo “manageriale” o “esecutivo”, ovvero stia svolgendo un’attività di supervisione nei confronti di altri dipendenti. Pertanto, il visto L-1A può essere facilmente ottenibile per aprire un nuovo ufficio negli Stati Uniti, ma richiederà di seguito la crescita del business e l’assunzione di personale.
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È importante sottolineare che il visto L necessita che l’attività italiana rimanga operativa e a capo della società americana per tutta la durata del visto stesso. La chiusura dell'ufficio italiano affiliato da dove proviene il dipendente trasferito non influisce su eventuali estensioni del visto solamente qualora un’altra attività italiana o estera prenda il posto dell’ufficio chiuso e si "affili" alla società americana. Qualora, invece, nessuna società subentri all’affiliata italiana, il dipendente con visto L non potrà rimanere in territorio statunitense salvo che non richieda preventivamente, com’è possibile fare quando si è in possesso di un visto L, il rilascio della Green Card.
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CONCLUSIONE
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La scelta tra un visto E ed un visto L dipende prevalentemente dal tipo di attività imprenditoriale che si vuole stabilire negli Stati Uniti. Per compagnie straniere intenzionate ad aprire una sussidiaria negli Stati Uniti, il visto L è sicuramente lo strumento più adatto. Chi, invece, desideri aprire un’attività negli Stati Uniti non necessariamente collegata a una società straniera già esistente, troverà nel visto E (Import/Export o Investor) una migliore alternativa.