TRUST
Trust: cos’è e come funziona
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Il trust è uno strumento giuridico: il suo scopo è quello di tutelare determinati beni che appartengono ad un soggetto. Una persona costituisce un trust per diverse ragioni; magari è un professionista che svolge un’attività rischiosa (come i broker, gli imprenditori) ed intende salvaguardare il patrimonio dall’aggressione di terze persone (creditori, ecc.), oppure desidera semplicemente proteggere il proprio capitale affidando la gestione, previa intestazione, ad un fiduciario. Un medico od un avvocato è soggetto a numerose responsabilità che potrebbero comportare eventuali richieste di risarcimento danno e, per non pregiudicare i beni personali, può decidere di costituire un trust. Un imprenditore conosce le difficoltà che esistono sul mercato, ma per fare impresa (evitando di rimetterci con il pignoramento del proprio patrimonio) cerca di tutelarsi ricorrendo al trust.
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Con il trust il patrimonio viene trasferito ad un’altra persona che ha l’obbligo di gestirlo diligentemente a favore di un terzo individuo, il c.d. beneficiario. Chi dispone dei beni e ne trasferisce l’intestazione si chiama settlor (trustor o grantor), il nuovo titolare e colui che gestisce il patrimonio diventa trustee ed il beneficiario beneficiary. Oggetto del trust possono essere beni (mobili ed immobili) oppure diritti, ma chi ne acquista la proprietà non può utilizzarli a proprio piacimento. Deve amministrarli per uno scopo oppure in maniera tale che il beneficiario potrà goderne secondo quanto pattuito.
Come funziona un trust?
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Il trust coinvolge generalmente tre persone: chi ha dei beni (settlor), chi deve gestirli (trustee) e chi ne beneficia (beneficiary). Una quarta persona (protector) può essere interessata ed è colui che ha la facoltà di nominare, eventualmente, nuovi beneficiari e/o supervisionare la gestione del trustee (ed, eventualmente, sostituirlo).
Il disponente (settlor):
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crea il trust stabilendone le regole, i beneficiari ed eventualmente lo scopo;
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sceglie il fiduciario ed i beni (materiali o immateriali) oggetto del trust;
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trasferisce al fiduciario la titolarità dei beni contenuti nel trust avvalendosi di un atto (cd (settlement agreement).
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Il fiduciario (ma anche i fiduciari, essendo ammessa la nomina di più trustee), previa nomina ed accettazione:
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diventa titolare dei beni patrimoniali o dei diritti previsti dal disponente con la stipula del trust. In contemporanea deve attenersi ad una serie di obblighi e di doveri inerenti alla gestione del patrimonio;
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amministra i beni a favore dei beneficiari, oppure per raggiungere uno scopo.
Pur essendo titolare di questi beni, il fiduciario non può né disfarsene, né servirsene per uso personale. Se il fiduciario muore, rinuncia alla carica o si dimette, può essere sostituito con un’altra persona.
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Il beneficiario (il quale può anche corrispondere al settlor):
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gode degli interessi derivanti dal trust, percependone i frutti o diventando titolare del patrimonio nei tempi stabiliti nell’atto. Se non riceve quanto gli spetta, può agire in giudizio nei confronti del trustee.
Infine, il guardiano (protector) il cui compito consiste nel:
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monitorare l’operato del fiduciario;
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assicurarsi che venga rispettata la volontà del disponente;
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nominare eventuali nuovi beneficiari;
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agire a tutela del trust con poteri ed incarichi speciali, sostituendosi addirittura al fiduciario.
Quali sono i beni conferiti nel trust?
Il trust può essere stipulato per beni immobili, mobili e per diritti che garantiscono un beneficio o il raggiungimento di uno scopo. Il trust può essere stipulato per:
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capitali finanziari (risparmi, quote di investimento, fondi di investimento);
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partecipazioni (titoli azionari, obbligazionari e titoli di credito);
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beni immobili e beni mobili (case, oggetti di valore come gioielli ed opere d’arte);
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un’attività d’impresa o parte di essa;
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per il godimento di un bene (l’usufrutto di una casa).
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Con l’accettazione da parte del fiduciario, i beni passano nelle mani di quest’ultimo, diventandone intestatario. Per non confondere il patrimonio personale da quello del trust, i beni appartengono a due masse differenti: in questo modo il patrimonio oggetto del trust non può essere aggredito da soggetti terzi (segregazione patrimoniale). Il fiduciario è un punto di riferimento per tutti quei rapporti che sorgono a seguito della gestione del patrimonio; se parte del capitale viene utilizzato per investimenti, chi agisce è proprio il fiduciario.
Il trust si costituisce con atto scritto, all’interno del quale il disponente esprime la volontà di vincolare dei beni e le regole per la loro gestione. Possono essere necessari uno o più atti traslativi la cui funzione è quella di intestare i beni nei confronti del fiduciario, previa accettazione.
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TRUST NELLE BAHAMAS
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Il nostro Studio Legale collabora da anni con una delle più importanti banche delle Bahamas, con più di 50 anni di storia nel territorio. Tale banca fungerà da “Trustee”, ovvero si occuperà di gestire il patrimonio affidato dal “Settlor”. Qualora i fondi vogliano essere investiti, sarà poi possibile affidare il conto del Trust anche a banche di investimento esterne, quali Merrill Linch, Raymond James, ecc. Sarà nostra cura presentarvi i professionisti piu’ appropriati a seconda delle vostre esigenze.